venerdì 10 maggio 2013

Sposa Bagnata, Sposa Fortunata


Nella vita ci sono molte prime volte importanti. 
Metterne alcune prima di altre è solo una questione di priorità.

Per una ragazza ci sono tre prime volte importanti,
in cui tutto deve essere perfetto.
Il primo bacio. Il primo rapporto. Il primo fidanzamento.

C'è poi un'altra prima volta importante,
forse la più importante di tutte:
quando l'anello di fidanzamento si trasforma  in qualcosa di più,
cedendo il passo alla fede nuziale.







Qualcosa di serio diventa eterno.
Il tempo presente si dirige verso il futuro.
Una donna è pronta ad impegnarsi per la vita.            

Siamo persone intelligenti, 
sappiamo che in nulla possiamo aspettarci la perfezione,
eppure per il giorno del "Si!"
arriviamo a chiederci ingenuamente di continuo come poter controllare gli equilibri del pianeta e persino gli agenti atmosferici...
Ma è proprio questo che conta? 





Se una ciambella senza il buco 
può essere dolce quanto la meglio riuscita,
un matrimonio con la pioggia a catinelle 
non potrebbe essere più radioso di uno con il sole?                                                                                                                                                      
Quando sono stati scritti i comandamenti del "matrimonio perfetto"
il sole rientrava realmente tra i "must" di cerimonia e ricevimento?

Forse in un giorno tanto importante dovremmo 
semplicemente concentrarci su noi stessi, 
piuttosto che preoccuparci della cornice del momento...








In ogni caso, da inguaribile romantico e da esteta maniacale, 
non posso biasimare una sposa che, ad un passo del matrimonio,
si appresta a consultare minuto si e minuto no i più svariati meteo, implorando il sereno per la propria (e la mia!) serenità...

Non potrò mai dimenticare lo scorso venticinque maggio.
Agar, temendo la pioggia, la notte prima delle nozze
mi pregò di recitare insieme a lei
un rito scaramantico del tutto inusuale: magia, caso o fortuna,
fatto sta che quel giorno fulmini e saette illuminarono il Lago d'Orta,
ad eccezione della chiesa e della location fissate per il nostro ricevimento.     
                                                                                                                                        Inutile nascondere che il sole sia un ingrediente determinante 
per qualsiasi giorno di festa... 
Ma sono certo che quel giorno tutto sarebbe stato indimenticabile
anche con le nuvole più oscure!

Federica, 
protagonista di un ventisette aprile decisamente burrascoso,
conferma la mia tesi.

Un matrimonio con la pioggia,
può essere più vincente di mille "Si!" pronunciati con il sole.                                                                                                           

"Se il tempo è così quella mattina non esco di casa!",
mi disse in preda al panico a meno di tre giorni dalle nozze.                                                  
"Ti fidi di me? Tutto sarà unico, anche se dovesse grandinare, te lo prometto!" , le risposi.




Nel cuore di tutti, 
oggi non resta altro che il ricordo di un matrimonio indimenticabile...                                                                                                        

Che ne pensate di più di un centinaio di ombrelli fluorescenti
recuperati in extremis, per essere regalati agli invitati al termine della cerimonia?
Per colorare il cielo di rosa!








A burlarsi della pioggia anche i due ombrelli bianchi degli sposi,
che spiccavano tra gli altri con ancor più intensità!

Tra risa e bollicine,
il vero ingrediente vincente: il sorriso di Federica e Nicola. 
Nel cuore, con la voglia di divertirci insieme... 



Xo.Xo.

AL.

mercoledì 16 gennaio 2013

Lui & Lui: se la Sposa non c'è!



Apro questo post con un binomio del tutto particolare.
Da un lato perché scritto con l’aiuto di Marianna Peluso, amica e giornalista, 
di cui riprendo un servizio da lei realizzato per Style
dall’altro perché di un matrimonio anticonvenzionale si tratta.





Gli sposi indossano lo smoking, 
si tuffano in piscina e impongono un profumo come dress code: 
è il matrimonio gay più irriverente (e chic!?) 
dell’autunno appena passato.

Belli, giovani e innamorati. 
Silver e Michel, fidanzati e finalmente sposi (checché ne dica lo Stato).




Sposarsi, in fin dei conti, cosa vuol dire?
È l'istituzionalizzazione di un sentimento, 
quindi una pratica burocratica e un rito religioso?
Oppure è in primis un legame 
che intreccia due anime in un unico destino comune?

L'amore è amore
che sia più o meno sfacciato, più o meno discusso,
che sia tra lui e lei, tra lei e lei o tra lui e lui.







Sebbene in molti Paesi dell'Unione Europea sia possibile celebrare le nozze gay, 
in Italia se ne discute ancora. 
E mentre c'è chi parla, c'è anche chi passa ai fatti.

Non potendo avvalersi di un rito civile, 
Silver e Michel si sono rivolti a me, 
per organizzare un matrimonio inorganizzabile: il loro.

Per i due sposi il matrimonio 
non è un “ vincolo legato alla procreazione ”: 
per loro il senso di quella giornata doveva essere
solo celebrare l'amore e nient'altro.

Così sono partito dal loro desiderio, 
per disegnare un rito simbolico e una festa intima, gioiosa ed esplosiva.




A fare da scenografia al gran giorno, il relais “ I Due Roccoli ” ,
in una posizione panoramica vista Lago d'Iseo, 
dove si sono svolti sia la cerimonia sia il ricevimento.

Il fatidico Si! è stato pronunciato nel giardino della location, 
adiacente all’originaria chiesa sconsacrata
davanti ad un cerimoniere, agli amici più intimi come testimoni 
e all’obiettivo discreto del fotografo Marco Nava.




A pochi passi, il promontorio 
come palcoscenico di un aperitivo en plein air...

All'interno della sala principale si è svolta la cena placé, 
tra le suggestioni di centinaia di candele coloratissime 
e i profumi delle portate, 
che spaziavano tra quelli della terra e quelli del mare.





Sotto le stelle il momento tanto atteso, il taglio della torta nuziale: 
una golosa wedding cake a più piani 
non sarebbe mai potuta mancare, 
come esige un matrimonio in piena regola!

Il tocco in più? Il coloregrande leit motiv della giornata: 
centrotavola verdi, blu, fucsia e arancioni...
il tableau de mariage intitolato ai colori...
i fiori di carta distribuiti agli invitati come boutonnière,
da spillare sugli abiti o da inserire tra i capelli...
Colorati anche i papillon degli sposi.





Decisamente anticonformista 
la scelta di sfidare i manuali del galateo
scegliendo l'unico abito abolito per le nozze: lo smoking...
Dolce & Gabbana per Silver e Grifoni per Michel.

Eleganza alternativa, di chi ha grinta da vendere 
e a fine matrimonio non si nega un tuffo in piscina!





Anche per gli invitati un preciso dress code da rispettare: 
il profumo...
Realizzato ad hoc per la coppia ed incluso nella partecipazione...
Un modo alternativo per annunciare il giorno del “si”, 
sovvertendo le regole della classica bomboniera, 
che abitualmente si riceve il giorno delle nozze.







Un'unica essenza fruttata 
e personalizzata sulla pelle di tutti:
grandi e piccoli, uomini e donne, eterosessuali e omosessuali, 
per sentirsi parte di un mondo dove le differenze non esistono...

Grazie a Silver e Michel.


Xo.Xo.

AL.