domenica 11 settembre 2011

Chocolate Theme Wedding

... “ Ciò di cui ho bisogno davvero è questo amore, ma un pezzo di cioccolato prima e dopo non stona! ” ...
Come si è infilato questo aforisma nel mio blog? Per rispondere al quesito devo partire dal principio e parlarvi di Anna, grazie alla quale tutto è iniziato.
Il nostro incontro fu amore a prima vista, platonicamente parlando dal momento che lei nella veste di neo sposa non avrebbe potuto avere occhi se non per il suo Luca. 
“Forse mi prenderai per pazza” – mi disse timidamente Anna dopo pochi minuti che ci eravamo conosciuti – “ma il mio matrimonio vorrei che avesse un tema: il cioccolato!”.

FOTO REALIZZATA DA ALESSIA SANTAMBROGIO
In quell’istante per carattere non potei far altro che calare la mia veste professionale e mettermi a nudo: con gli occhi che mi brillavano feci trapelare ogni emozione e svelai ad Anna delle idee che mi erano balenate in testa e che avevo raccolto qua e là per delle “nozze a tema cioccolato”, che senza alcun motivo ma esclusivamente per creatività e passione, avevo iniziato a progettare in qualche ritaglio di tempo libero.
Telepatia, destino o semplice coincidenza?
Chi può dirlo.
Ad ogni modo, dopo un vortice di parole, sormontando l’una i pensieri dell’altro e viceversa, ci salutammo con l’intenzione di risentirci la settimana seguente.
Non passarono due ore e squillò il telefono. Era Anna.
Pensai che avesse dimenticato qualcosa nel mio ufficio, essendo trascorso così poco tempo, ma appena risposi lei mi disse: “stamattina sapevo solo due cose, che io e Luca adoriamo il cioccolato e che la nostra data sarà il ventiquattro giugno duemilaundici, ma da oggi ho una sicurezza in più quella di volere assolutamente te per starmi accanto nell’organizzazione del mio matrimonio!”.
La mia risposta credo sia facilmente intuibile.
La notte lei non dormì e io feci lo stesso.
Il giorno seguente davanti a dei cupcakes -  rigorosamente al cacao! - fatti da mamma Angela iniziammo a conoscerci meglio e a costruire insieme le basi di n wedding da sogno.

PRODUZIONE DI ANGELA PRITCHARD (MAMMA DI ANNA)
Le tonalità pastello del rosa, amate da Anna, e quelle del giallo, il colore preferito di Luca, si sarebbero dovute perfettamente amalgamare con il marrone del cioccolato.
Le idee frullarono e in pochi mesi, trovata ad hoc la location per il ricevimento e una volta fissata la chiesa per la cerimonia, avevamo tra le mani una partecipazione del tutto inconsueta: portai infatti una confezione di design Oyoko a rifarsi il trucco per l’occasione e a trasformarsi in una scatola di cioccolatini personalizzata con aforismi a tema e scatti rubati ai due sposi intenti a giocare con il cioccolato.


Per l’ abito da sposa, in linea con i desideri e i sogni di Anna fin da bambina, non avremmo potuto far altro che innamorarci di un Vera Wang stretto in vita dalla stilista con una cintura esattamente della tonalità di marrone che avevamo fatto nostra.



Dal coro gospel esibitosi nel corso della cerimonia religiosa, al tovagliato selezionato per l’allestimento della tavola, fino alle barrette di cioccolato ideate per l’occasione e regalate agli ospiti durante la giornata, il colore scelto non ci ha mai abbandonato.
L’ esclusività del fiore si è fusa con l’ingenua dolcezza della nostra fantasia, portandomi ad alternare delle sfere di rose keano, ilios e avalanche a creazioni realizzate con marshmallow nelle stesse gradazioni.



FOTO REALIZZATA DA ALESSIA SANTAMBROGIO

Per il tableau de marriage (da potenza ad atto!) ecco concretizzarsi dei totem in legno sbiancato...


sabato 10 settembre 2011

WP in regalo!

Urge che riprenda le redini del mio blog...
La voglia di lasciare correre la penna sulla pagina, di scrivere e raccontare ciò che mi accade tra un wedding e l'altro non l'ho abbandonata nonostante l'assenza temporanea dal mio
"theme weddings tracks"...
Infatti non sono stato assorbito solo dai mesi "hot" legati al matrimonio, ma anche da una
rubrica di wedding che mi è stata affidata da Emanuela Lanfranco (che saluto e ringrazio in questa sede!) per la rivista "Città dei Mille", uno scorcio globale su quello che accade a Bergamo e dintorni tra news e curiosità...



Promettendo ai miei lettori che non mancherò più dal mio blog, vi lascio un assaggio della mia rubrica... Sperando che vi piaccia ovviamente!
Chi mi conosce noterà leggendo l'articolo che segue che il mio modo di essere non cambia... Infatti per me gestire la rubrica è esattamente come scrivere qui...
Buona Lettura...
WEDDING PLANNER IN FORMATO PACCHETTO REGALO...!
(Rubrica di Wedding: Città dei Mille, Agosto - Settembre)
Una sera come le altre, sempre di corsa come è classico che sia, se non necessariamente per un wedding planner, almeno secondo le mie abitudini.
Avevo appena salutato Sara, Chiara e Marina dell’atelier di Aimèe in Montenapoleone e stavo per tornare verso casa, quando ricevo una chiamata da Laura e Matteo, una coppia di “miei” sposi e - come è inevitabile che accada - ora amici, che volevano assolutamente farmi conoscere la sera stessa qualcuno che a detta loro aveva urgentemente bisogno di me.
Come dire di no ad una richiesta d’ aiuto del genere?
Piede sull’acceleratore e via verso il nuovo appuntamento.
Nel frattempo richiamo Laura per saperne di più e non arrivare all’incontro digiuno di informazioni. L’unica risposta che ottengo è che Susanna, che l’aveva scelta come testimone di nozze per il prossimo venticinque settembre,  del proprio matrimonio avesse solo una certezza, che si sarebbe sposata con Luca.
Il resto era tutto ancora oscuro, se non per un altro piccolo dettaglio di cui vengo messo al corrente poco dopo:
Laura aveva deciso che io sarei stato il suo regalo di nozze per l’amica. 
Inizio a domandarmi se fosse il caso di prendermi del tempo per riflettere sulla situazione o se affrontare di petto l'argomento.
E’ possibile, metaforicamente parlando, far stare un wedding planner in un pacchetto regalo con tanto di fiocco e biglietto d’auguri?
Quale sarebbe stato il modo migliore di comportarsi in questo caso?
E soprattutto, una sposa che fondamentalmente non ti ha scelto d’istinto e non ti ha cercato di propria iniziativa perché tu l’aiutassi a realizzare il Giorno dei propri Sogni, come si sarebbe comportata davanti ad un dono di nozze del genere?                          
Se da un lato non sarebbero state facili per me le presentazioni,
iniziai a pensare a come non sarebbe stato semplice per una futura sposa ritrovarsi di fronte in un  baleno un perfetto sconosciuto incaricato di prenderle la mano nel percorso che l’avrebbe condotta alla realizzazione del proprio matrimonio, o come di solito preferisco viverlo e chiamarlo io, Evento Nozze.                                                
Dopo aver ringraziato Laura per aver pensato a me sotto questa nuova ottica, accettai, nonostante le perplessità, la sua curiosa proposta, pur chiarendo che sarebbe stata Susanna a prendersi tutto il tempo necessario e a decidere, dopo aver fatto la mia conoscenza, se volermi realmente tra i piedi - o tra i veli! -  come wedding planner o meno.
Arrivo all’incontro. Suono il campanello e varco la porta.
Luce soffusa e silenzio imbarazzante.
Mi raggiunge Matteo sorridendo e mi invita a salire le scale, da cui annusai  un’atmosfera differente e rilassata.
Dieci minuti dopo ero seduto a capo della tavola di Luca e Susanna come uno di famiglia.
Altri cinque minuti e si brindava con dello Champagne e davanti ad un piatto di crostacei agli sposi e a quello che insieme capimmo senz’altro sarebbe stato l’inizio di una bellissima intesa.
Il sorriso di Susanna mi colpì quanto la sua curiosità nei confronti del mio lavoro e quanto quella voglia di voler sapere tutto il più in fretta possibile per cercare di immaginarsi il proprio sogno realizzato, almeno nella mente e con la fantasia. Luca la guardava con quell’ ingenua e burbera dolcezza tipica di un giovane innamorato che si sforza di fare il duro anche davanti alla parola matrimonio, mentre Matteo si burlava amichevolmente di lui per la scena, rivedendosi in quel momento.
Una volta che fu palese che l’idea di Laura era stata accolta di buon grado, spiegai a Luca e Susy che avrei potuto disegnare le loro nozze in pochi istanti, ma che non è mia abitudine farlo, così come non avrei svelato a loro subito tutte le risposte che cercavano, perché per rendere il loro Giorno veramente unico e personalizzarlo sarebbe stato necessario nel corso di quelli che sarebbero stati i nostri prossimi incontri, conoscere i gusti della coppia, le passioni che li animano, le esperienze comuni ed il loro vissuto. Solo in questo modo un evento diventa proprio fino in fondo di una persona o, come in questo caso, di una coppia di sposi.


FOTO REALIZZATA DA ALESSIA SANTAMBROGIO

Lasciai a loro un compito tutt’altro che semplice: meditare su tutto questo e iniziare a pensare al leit motiv delle proprie nozze.